Quattro Amici, Quattro fotografi freelance
<< Un’esperienza incredibile, un’avventura meravigliosa, qualcosa da portarsi dentro per tutta la vita. >>
Mission
Poche e semplici regole da seguire:
- Veicolo di dimensioni ridotte (Max. 1200 di cc)
- Nessuna assistenza
- Raccogliere almeno 1000 sterline per beneficenza
Dopo di che, veicolo usato e vita vissuta fino alla partenza non saranno mai più le stesse.
È il Mongol Rally, un rally non competitivo che combina in un'unica spedizione avventura e beneficenza.
Esperienza incredibile a cui prendono parte quattro ragazzi italiani: Gaia, Stefano, Martina e Francesco, amici e fotografi freelance.
Insieme hanno formato il team Toucan Tokhan per partecipare alla corsa a bordo di una Opel Ascona del 1985, come da programma auto volutamente inadatta per questo tipo di viaggio.
Partenza dall'autodromo di Goodwood, a sud di Londra, e traguardo finale a Ulan Bator in Mongolia. Gli unici punti fermi per tutti i partecipanti. Il percorso sarà libero, nessuna tappa obbligatoria, nessun programma prestabilito: il bello del Mongol Rally è proprio questo! L'imprevedibilità del viaggio che porta ad una certezza: al traguardo si arriva come persone migliori.
Gaia, Stefano, Martina e Francesco hanno affrontato 54 giorni di viaggio tra le insidie di un percorso morfologicamente eterogeneo. Montagne, deserti, steppe e strade non battute, 17.500 chilometri, 20 confini, 12 dogane, 14 soste da meccanici e una quantità incalcolabile di paesaggi mozzafiato immortalati.
Esperienza quella del Mongol Rally vissuta prendendo le distanze dalla tradizionale idea di viaggio: senza comodità, garanzie e con molte difficoltà. Vivere queste situazioni per immergersi veramente nel paese che si sta attraversando e conoscere meglio non solo culture differenti ma anche se stessi.
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